Ultimissime sulle Pensioni: cosa cambia con il Conte bis

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Sul blog del Movimento 5 Stelle è stata pubblicata proprio ieri, giorno di votazione sulla piattaforma Rousseau, una bozza di 26 punti sul programma di lavoro che dovrà avere il prossimo Governo giallo-rosso e su cui il Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, sta lavorando, integrando e definendo i punti.
La bozza, che fino a qualche giorno fa conteneva solamente 9 punti imprescindibili, è stata aggiornata e completata dal Movimento 5 Stelle toccando principalmente il mondo del lavoro, dell’ambiente, della Flat Tax, del turismo, dell’export e della difesa. In particolare, chiedono di neutralizzare l’aumento dell’Iva, di ridurre le tasse sul lavoro introducendo un salario minimo, rimuovere le forme di diseguaglianza sociali, territoriali e di genere, proteggere l’ambiente, fare investimenti sulle infrastrutture e per la crescita e il lavoro al Sud, potenziare le politiche sul dissesto idrogeologico e sulla ricerca, gestire i flussi migratori, ridurre il numero di Parlamentari e i tempi della giustizia, tutelare i risparmiatori e i beni comuni, rafforzare il turismo, l’export del Made in Italy e il comparto della difesa.
Cliccando qui trovate la bozza integrale del programma.

Ultimissime sulle Pensioni: Quota 100 e Opzione Donna

In questa bozza, con ben 26 punti considerati indispensabili dal Movimento 5 Stelle per la formazione di un nuovo Governo con il Partito Democratico, non c’è nessun accenno alla previdenza. Nessun accenno alle misure approvate dal Governo precedente, Quota 100, Quota 41, Opzione Donna e la Pensione di Cittadinanza.

La Quota 100, ossia la possibilità di accedere alla Pensione Anticipata a 62 anni d’età congiuntamente a 38 anni di contributi versati, è stata introdotta in via sperimentale dal precedente Governo Movimento 5 Stelle-Lega per il triennio 2019-2021. Secondo diverse indiscrezioni sembra che si stia valutando lo stop definitivo nel 2021, quando saranno terminati i tre anni di sperimentazione. Secondo altre indiscrezioni invece potrebbe già esserci lo stop definitivo della misura a partire dal 2020. Purtroppo, la Quota 100 non ha portato il ricambio generazionale che tutti si aspettavano: ad ogni 10 uscite dal mondo del lavoro, solamente tre nuovi lavoratori sono subentrati. Risultando un “vero e proprio fallimento” come l’hanno definita gli analisti, se venisse tolta già a partire dal 2020, il nuovo Governo potrebbe recuperare 12 miliardi di Euro in due anni, di cui oltre un terzo già utilizzabili a partire dal prossimo anno.

Per quanto riguarda invece l’Opzione Donna, ossia la possibilità alle lavoratrici donne di accedere alla Pensione Anticipata (58 anni d’età per le dipendenti e 59 anni d’età per le autonome congiuntamente a 35 anni di contributi versati), il nuovo esecutivo conta di prolungare la misura anche per l’anno prossimo.

Ultimissime sulle Pensione: introduzione di una Pensione di garanzia

Il programma del nuovo esecutivo punta ad incrementare il Fondo Previdenziale Integrativo Pubblico con l’obiettivo di assicurare ai giovani con carriere discontinue, una reale copertura previdenziale attraverso la Pensione di garanzia.
Si tratterebbe di assegni sociali o altri strumenti di sostegno al reddito per le fasce più povere.