Master non 'e necessariamente un bravo ottimizzatore
Fumini.com è un team in grado di fornire sviluppo di grandi siti ed
ottimizzazioni efficaci, rispettose delle Linee Guida di Google Trovare
ottimi webmaster, in grado di potenziare o produrre dal nulla un sito
di e-commerce, non è semplice. Esistono moltissimi sviluppatori di
siti, ma dove il marketing si sposa con l’informatica, non basta essere
bravi tecnici. Bisogna avere conoscenze capaci di integrare i due
campi: informatica e commercio. C’è chi commissiona siti per usarli
come “biglietti da visita”. Queste persone comunicano l’indirizzo del
proprio sito ai possibili clienti, oppure a chiunque possa esservi
interessato. Non mirano, cioè, a procacciare clienti su Google. In
questo caso un sito ben fatto può bastare, e vi suggerisco di cliccare qui
perché di soluzioni ne esistono molte e tutte valide. Ma, naturalmente,
chi è disposto a pagare un bel po’ per un sito internet, non lo fa solo
per egocentrismo: lo fa solitamente per guadagnarci su.
Dà per
scontato che un sito basti ad attirare la clientela, e questo è un
concetto totalmente errato perché non sito non basta. Bello, dinamico,
accattivante: non basta, perché Google non lo vede. Non capita in
automatico di finire sulla prima pagina dei risultati della ricerca
Google. Il posizionamento è un’operazione che va fatta a parte, una
serie di interventi che vanno necessariamente aggiunti alla creazione
pura e semplice di un sito. Posizionare, o indicizzare, significa fare
in modo, attraverso azioni sul codice sorgente e tutta una serie di
interventi sparsi per il web, che il sito trovi un suo spazio su
Google. Fumini.com, il team che vi raccomando, è in grado di offrire
ottimizzazioni di base oppure avanzate. Qui troverete maggiori info.
Immaginate
di essere un utente Google. State cercando la parola chiave “giacche
Roma”. Volete trovare il negozio che fa per voi (un negozio fisico,
tradizionale, nei pressi di Roma): andreste oltre la seconda o terza
pagina dei risultati Google? Queste pagine si chiamano SERP (search
engine results pages), e sono dei luoghi virtuali molto ambiti. Ogni
negozio che mira a posizionarsi con la chiave “giacche Roma” sarà il
competitore di tutti gli altri. Più il competitore è forte più il
posizionamento porta via risorse. Più la chiave è generica, più
l’indicizzazione è ardua e dispendiosa. Come vedete, non è semplice
spuntarla in questa guerra di parole chiave e interventi SEO. La SEO
(Search Engine Optimization) racchiude tutta quella serie di azioni,
facenti parte di un’operazione più globale chiamata Web Marketing, che
sottolineano la presenza di un sito Internet. Google, attraverso severi
algoritmi, premia i siti di qualità e censura quelli sovra-ottimizzati
o semplicemente pieni zeppi di arida pubblicità. Google penalizza anche
i siti troppo scuri, pesanti, con immagini testuali e privi di
contenuti allettanti. I siti noiosi, squallidi, ma indicati da molti
backlink, verranno lo stesso penalizzati.
Se Google non trova
ciò che il backlink le gli promesso, fa scendere il sito nelle SERP.
Immediatamente. Ora vi spiego, però, cos’è un backlink. Un BL è un
collegamento ipertestuale che punta a una specifica pagina web. Un
link, nel nostro caso, che punta a una delle pagine che si vogliono
posizionare. Per un’ottimizzazione ce ne vogliono molti, devono essere
inseriti in siti di qualità (prendereste per buona una raccomandazione
fatta da persone stupide e inaffidabili?), e devono avere una
corrispondenza con i reali contenuti del sito di arrivo. Mi spiego
meglio: se un link è messo in un testo che parla di giacche, e l’utente
finisce in una pagina che parla di banane, allora il backlink è sleale
e Google lo prende in sospetto. Ciò che si richiede dall’ottimizzatore
è serietà, competenza, interventi mirati e in linea con le politiche di
Google, onestà. Ogni passo falso comporta una penalizzazione (penalty)
di Google, perciò rivolgersi a professionisti poco professionali
comporta un rischio e una perdita di denaro.
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